giovedì 27 agosto 2009

I libri più belli che ho letto

Questo post è dedicato alla mia piccola libreria di casa.
Amo leggere, porto sempre con me in borsa un libro e come un fedele compagno non mi stacco dal mio -Profeta- di Gibran.
Credo sia utile averlo sempre con sè quasi come avere un manuale di vita nella propria borsa.
La mia scrittrice preferita è Isabel Allende, ti immerge nei suoi mondi le sue parole ti permettono di sentire i profumi e i gusti della sua terra, quando inizio un suo libro non riesco a staccarmi a chiuderlo.
Mi piacciono molto le scrittrici sud americane, credo che forse per la storia dei loro paesi e per le lotte che hanno dovuto affrontare trasmettono nei loro scritti le sensazioni, i sentimenti, gli stati d'animo che provano e che hanno provato.
Le terra del Cile, del Perù, del Nicaragua entrano in casa nostra e ti sembra di vivere una realtà diversa immersa in questi fantastici paesaggi.

Parto dall'ultimo libro letto:

"Dolce come il cioccolato" - Esquivel Laura -



- L'unione di due amanti, destianti a essere separati, ma uniti dalle ricette e dalla cucina. -





"...Mamma Elena entrò in cucina dicendo che aveva accosentito che Pedro si sposasse, ma con Rosaura. quando udì la notizia, Tita sentì come se l'inverno le fosse entrato violentemente nel corpo: il freddo era così secco e pungente ...questo freddo repentino l'avrebbe accompagnata a lungo..."





"...mia nonna aveva una teoria .. diceva che, benchè nasciamo con una scatola di cerini dentro di noi, non possiamo accenderli da soli, abbiamo bisogno di ossigeno e dell'aiuto di una candela. solo che in questo caso l'ossigeno deve provenire dalla persona amata; la candela può essere un tipo qualsiasi di cibo, musica, amore che faccia scattare il detonatore e accendere uno dei fiammiferi. si prourrà dentro di noi un paicevole calore che con il passare del tempo si andrà affievolendo, lentamente, finchè non sopraggiungerà una nuova esplosione a ravvivarlo...se non scopramo in tempo i nostri detonatori, la scatola di cerini s'inumidisce e non potremo mai più accendere un solo fiammifero...se questo accade, l'anima fugge dal nostro corpo, va errando nelle tenebre più profonde e cerca invano di trovare nutrimento da sola..."



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